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Informazioni culturali e artistiche aggiuntive sull'artista
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Decostruire il corpo umano come se fosse una macchina rotta è l'ossessione di Vladimir Velickovic, pittore nato a Belgrado nel 1935. È durante la sua infanzia, quando la Jugoslavia è occupata dai nazisti, che l'orrore si insinua in lui, diventando il soggetto essenziale, l'unico che rimane eterno. Egli non dice forse che "cerca soprattutto di lasciare una cicatrice" nella memoria di coloro che hanno visto le sue opere? In questo, è uno dei rari pittori contemporanei (insieme a Le Chenier) che si inseriscono nella linea di Soutine / Bacon.
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